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SOSPESI – Itinerari Letterari, Dacia Maraini prima ospite a San Giovanni domenica 8 marzo ore 16.30

SOSPENSIONE ITINERARI LETTERARI

Con grande dispiacere, in accordo con Rapsodia Festival e tutti i collaboratori della Rassegna, il Comune di San Giovanni in Marignano si vede costretto a sospendere Itinerari Letterari, inizialmente previsto per il mese di marzo. L’Amministrazione si sta impegnando al massimo per garantire l’organizzazione degli eventi nel periodo estivo.

Vi terremo informati di tutti gli aggiornamenti.

#laculturanonsiferma

 

 

 

Gli Itinerari Letterari (Sala del Consiglio di San Giovanni in Marignano, dalle ore 16.30) tornano, per il terzo anno, a battere le meravigliose terre dei Malatesta. A fare da filo conduttore, quest’anno, degli esseri quasi mitologici che ci porteranno alla scoperta di «Storie di umani quasi comuni» perché ciò che accomuna i cinque incontri che si succederanno, è la presenza, nei romanzi di cui si parlerà e non solo, di storie apparentemente comuni, appunto, come quasi le storie di ognuno di noi, che, però, nel momento in cui si fanno letteratura diventano quasi comuni, dove tutto l’accento è sulla parola quasi.

Dacia Maraini

Dacia Maraini

Anche se a dire il vero si parte con una scrittrice tutt’altro che comune da incontrare in una rassegna e d’altronde la stessa storia di Dacia Maraini è tutt’altro che comune. La incontreremo per parlare del suo ultimo libro pubblicato, “Corpo Felice”, dove l’autrice ripercorre alcune tappe della sua vita, da quell’infanzia in Giappone, terribile e mitologica ad un tempo, fin dentro i suoi sogni e le sue paure più profonde, le stesse da cui sgorgano le incessanti rivoluzioni che la Maraini ha vissuto. E poi, dato che la data sarà quella dell’8 marzo sarà l’ospite perfetta per parlare di questa giornata così importante, ultimamente troppo spesso banalizzata e di cui pochi ricordano l’origine e la storia.

Domenica 15 marzo arriverà Fabio Geda per portarci da una domenica all’altra: da quella in cui lo incontreremo a “Una Domenica” di novembre, quella che dà il titolo al suo ultimo libro, in cui appunto, si racconta la storia di un giorno, ciò che in un giorno può avvenire. È una storia dei nostri giorni, una storia che ci riguarda nel profondo, una storia sulla vecchiaia che non vogliamo più accettare, ma che tocca a tutti, la storia di quella solitudine a cui l’abbiamo condannata, la vecchiaia, privandoci della voce unica della saggezza ma anche una storia di piccoli miracoli. La storia di una giornata che racchiude un’intera esistenza. Una storia che ci attraversa.

Giampaolo Simi

Giampaolo Simi

Giampaolo Simi, la domenica successiva (“I Giorni del Giudizio”, 22 marzo), ci porterà in più di una “storia quasi comune”, guidandoci nelle vite di sei giudici popolari che il caso ha fatto incontrare per dirimere le fitte trame di un atroce duplice omicidio. Perché il giallo, quello vero, alla fine è solo un pretesto per raccontare l’essere umano, sondare l’angolo nero che ciascuno nasconde dentro di sé, scavare nelle coscienze dei personaggi per aprire varchi di luce che illuminino quelle di ogni altro essere umano. In un romanzo che è “specchio dell’Italia di oggi («che razza di paese isterico siamo diventati»), è attraverso la lente dell’esperienza dei giudici popolari che Giampaolo Simi racconta tutto il progredire della verità, non solo giudiziaria ma insieme umana, di imputati, testimoni e giudici.”

Più generazioni quasi comuni si dispiegano invece nel nuovo romanzo di Giorgio Fontana, una delle penne più mirabolanti nella letteratura italiana contemporanea, che si è cimentato con una grande epopea familiare che taglia tutto il Novecento, un romanzo, per dirla con Missiroli, già nostro ospite nel 2019, in cui «c’è la forza del passato, l’avventura, ci sono gli amori che siamo stati: è il libro di questa nostra vita. Leggerlo è sapere chi siamo oggi» perché ciò che siamo alla fine non può che venire dal passato e oggi sembra che ce ne dimentichiamo un po’ troppo spesso. Un romanzo storico e corale con cui Giorgio Fontana «ha voluto affrontare con le armi della letteratura la povertà e il riscatto, la fede e la politica, il coraggio dei deboli e la violenza dei forti» (“Prima di noi”, domenica 29 marzo).

Giorgio Fontana

Giorgio Fontana

A chiudere questa lunga cavalcata, la storia raccontata come un motorino lanciato a tutta velocità per le strade di Napoli scritta da Andrej Longo (“L’altra Madre”, domenica 5 aprile) e dal titolo L’altra madre. Una Napoli raccontata con uno sguardo obliquo lontano dai canoni con cui di solito viene raccontata, una storia che ci prende per la gola, in cui un ragazzino quasi normale, appunto, finisce, quasi per errore, a diventare criminale, perché in certi ambienti non stare alle regole del gioco significa venire isolati. Una storia di intrecci in cui un ruolo importante è affidato alle donne, madri in questo caso, come a chiudere alla perfezione il cerchio che si aprirà a partire dall’8 di marzo.