Conferme dei rapporti commerciali, massima attenzione agli stakeholder, disponibilità a valutare collaborazioni in networking con gli altri scali della regione Emilia-Romagna. Giuseppe Silvestrini, presidente F.A. S.r.l. e Andrea Stefano Gilardi, Business Aviation, Communication and Marketing Director tracciano i punti essenziali dei prossimi passi del percorso dello scalo “Luigi Ridolfi” non senza porre l’accento su quanto fatto dal 2018 – anno della ripartenza – a oggi.
Un’analisi svolta nel corso dell’evento “Summer Vibes” che F.A. S.r.l. ha organizzato in collaborazione con Sigismondo Travel Group e MySunSea Tour Operator, al Fantini Club di Cervia, martedì 13 giugno.
“Abbiamo voluto questa iniziativa assieme ai nostri Partner – dice il presidente Silvestrini – perché vogliamo rilanciare la nostra realtà nonostante alcune incongruenze che nel tempo ci sono state. Siamo qui per vedere quello di cui c’è bisogno e cercheremo di farlo”.
Nel 2023 si punta a oltre 40mila passeggeri
“L’attività svolta dal Ridolfi – aggiunge Gilardi – suscita sempre particolare interesse, pure sotto il profilo mediatico. Nel 2022, abbiamo riportato Ryanair a Forlì dopo più di 10 anni di assenza e, grazie all’accordo siglato assieme ad Aeroitalia, abbiamo consentito a 40mila passeggeri di scegliere le nostre destinazioni e decollare dall’aeroporto di prossimità. Un rapporto che confermiamo ora alla luce dell’attivazione, proprio quest’anno, del network afferente a Go To Fly, il nuovo marchio del marketing carrier controllato da F.A. e del quale Aeroitalia è partner operativo. L’obiettivo è superare abbondantemente i 40mila passeggeri dello scorso anno e incrementarli ulteriormente. Alla data del 13 giugno, già oltre 30mila romagnoli sono in portafoglio”.
Le destinazioni più gettonate dell’estate, le anticipazioni per la stagione invernale
“Spostando l’attenzione sulle destinazioni più gettonate della Summer 2023, in cima alla lista delle preferenze – prosegue Gilardi – troviamo Lampedusa, Cefalonia e Zante. Per quel che riguarda la stagione invernale, posso già anticipare – tra le altre rotte che saranno operate – la prosecuzione di collegamenti strategici quali Forlì-Napoli, Forlì-Catania, i voli da e per la Romania (Oradea è centro strategico a supporto dell’imprenditoria), Tirana. Stiamo inoltre lavorando a una piccola programmazione, dal ponte dell’Immacolata in avanti, per raggiungere da Forlì – senza nulla togliere alla bellezza delle nostre Dolomiti – una delle mete sciistiche più suggestive d’Europa: Klagenfurt in Austria (partner Sigismondo Viaggi di Rimini). Nella stagione invernale è altresì attesa un’altra, forte spinta sia dell’outgoing sia dell’incoming. E sul 2024 non sono da escludere accordi per portare a Forlì i voli dedicati alle crociere in partenza dal porto di Ravenna”.
“Pacchetti turistici di qualità e parcheggio gratuito… Ma l’epoca dei voli a 9,90 è finita”
“Gli accordi in essere – vedi Sigismondo Viaggi di Rimini e MySunSea di Bologna – ci consentono di lanciare sul mercato un’ampia disponibilità di pacchetti turistici di qualità verso mete balneari molto gradite alla clientela. Località raggiungibili entro le due ore di viaggio: come plus – benefit non trascurabile – aggiungiamo il parcheggio gratuito. Dico questo per ricordare come aumenti ogni giorno di più la platea di quanti comprano la vacanza “sotto data”. E ciò sulla base di precise economie domestiche che nel nostro territorio hanno subito durissimi contraccolpi all’indomani dell’alluvione. Le cancellazioni delle prenotazioni anche in altri aeroporti, nella settimana successiva alla catastrofe ambientale, ne sono la riprova. Siamo un’azienda di servizi e primo interesse di F.A.-Go To Fly è offrire al cliente che ci sceglie il miglior servizio possibile in termini di proposte a costi accessibili, regolarità e frequenze dei collegamenti. Vogliamo che il cliente-passeggero stia bene! Ogni euro investito da F.A. ha seguito e segue questa logica. Dimentichiamoci però l’epoca dei voli a 9,90 euro. Il mondo dell’aviazione commerciale è cambiato parecchio: evidenzia dinamiche alquanto complesse e la struttura dei costi è cresciuta nel corso dell’ultimo anno nell’ordine del 30-40%. Ne sanno qualcosa i vettori impegnati nell’ingaggio degli equipaggi: difficili da reperire e spesso “perduti” per differenze contrattuali di poche centinaia di euro”.