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Dino’s Pizza, a Riccione il primo distributore automatico che sforna la piada-pizza a tutte le ore: “Un successo”

Dino MastropierroDino Mastropierro

A Riccione è arrivato “Dino’s Pizza”. Si tratta di un distributore che impasta, farcisce e cuoce la pizza a tutte le ore del giorno e della notte. Si trova in via Verdi 28: ad avere l’idea di installare, circa un mese fa, questo distributore di pizza è stato Dino Mastropierro del ristorante “Aurora” di Riccione. 

Vent’anni fa i primi modelli

In realtà, questa non è proprio una novità per Mastropierro, che diverso tempo fa aveva lanciato il distributore “sforna pizze” da queste parti, come racconta lui stesso“20 anni fa, sono stato il primo, a livello mondiale, a installare queste macchine a Mirabilandia, Oltremare, Fiabilandia, Italia in Miniatura, nelle colonie per bambini: circa una ventina di distributori in tutta Italia. Poi il progetto è stato venduto a Dubai, da lì sono state arrivate in tutto il mondo. Ora ho ripreso in mano questa idea, dandogli un nome, “Dino’s Pizza”. Naturalmente, la pizza non potrà mai essere come quella di una pizzeria; ma è una “piada pizza” gradevole, apprezzata soprattutto dai giovani. A chi dice che tolgo lavoro alle pizzerie, rispondo che invece creo lavoro: per fare le pizze ho bisogno di farine e farciture e per far funzionare la macchina devo affidarmi a manutentori esperti”.

Chi ha creato questo distributore?

La macchina è tutta italiana, ed è stata inventata da ingegneri italiani: è un vero  “Made in Italy”. Il macchinario è nato a Trento, hanno prodotto lì i primi modelli. L’inventore si chiama Claudio Torghele, mentre Nicola Peruzzo è quello che sta facendo conoscere il distributore. Queste macchine sono presenti in diverse parti del mondo, ma in Italia esiste quella che ho messo qui a Riccione”. 

Come funziona Dino’s Pizza?

La macchina è totalmente automaticaimpasta la farina al momento con un mixer.  Tra l’altro, l’impasto è stato studiato dall’Università degli Alimenti di Milano, quindi non è una cosa improvvisata. Ha una lievitazione immediata, poi viene stesa da una pressa e la base della pizza viene farcita per mezzo di una mano che passa all’interno di un frigo, dove viene inserita la mozzarella, il salamino piccante, a seconda degli ingredienti che uno sceglie, e infine va in camera di cottura. Si tratta di lampade a infrarossi incandescenti che arrivano anche a 400 gradi. Finita la cottura, che dura tre minuti, esce già dentro un cartone. Inizialmente, in una giornata sfornava dalle 20/25 pizze, adesso arriva anche a 120/130/140. Insomma, più passano i giorni e più viene utilizzata, soprattutto la notte. Anche i prezzi sono contenuti, la margherita costa 4,50, invece quelle farcite 6 euro. Si può scegliere tra tre diverse varianti: salamino piccante, prosciutto e pancetta. Inoltre, la macchina fornisce pure le posate inscatolate e a breve inseriremo alcuni gadget. In tutto questo, non c’è alcuna manipolazione umana; i prodotti non sono fuori frigo come in tutte le pizzerie. È tutto controllato e quindi per l’aspetto sanitario è il top”. 

Dino’s Pizza presto anche a Rimini

“Ho depositato il brevetto, il marchio Dino’s Pizza è registrato a livello europeo e quindi, a breve, partiremo in tutta italia. Tra le altre cose, installerò un altro distributore a Rimini, in zona Marina Centro”.