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Il 2026 sarà l’anno del Barocco in Emilia-Romagna, grande attesa per la mostra di Forlì ai Musei San Domenico

In attesa della grande mostra “Barocco. Il gran teatro delle idee”, che apre ai Musei San Domenico di Forlì il prossimo febbraio, si può compiere un viaggio lungo la Via Emilia tra maestosi affreschi, architetture imponenti, capolavori senza tempo.

Il 2026 sarà l’anno del Barocco in Emilia-Romagna, regione ricca di opere d’arte e architetture, capolavori e fasti testimoni di un periodo caratterizzato dai grandi maestri Guercino, Carracci, Guido Reni, dalle architetture di Dotti, dalle sontuose chiese e i pregevoli Palazzi antichi che raccontano l’ingegno e la sontuosità di un’epoca

Il 2026 in Emilia-Romagna sarà l’anno del Barocco. Il Museo Civico San Domenico di Forlì dedica a questo movimento una grande mostra dal titolo “Barocco. Il gran teatro delle idee” (21 febbraio – 28 giugno 2026), un percorso di 200 quadri che si snoda tra opere di maestri come Diego Velazquez (nell’immagine in alto il Trionfo di Bacco), Pietro da Cortona, Giovan Battista Gaulli, Salvator Rosa, Artemisia Gentileschi fino ai più recenti artisti quali: Luciano Fontana, Giorgio De Chirico e Francis Bacon, che da questo movimento si fecero ispirare. Ad affiancarli, i grandi esponenti del Barocco emiliano-romagnolo come Guercino, Cagnacci, Guido Reni. 

In attesa del grande evento forlivese, o per integrarne la visita ad una full immersion, si può intraprendere un itinerario tra le più belle testimonianze del Barocco lungo la Via Emilia, tra dipinti, decorazioni, fastose chiese e pregiate architetture tra Piacenza e Rimini. 

LEmilia barocca: fasti e devozione tra Seicento e Settecento

È Bologna la capitale del Barocco emiliano-romagnolo, manifestatosi soprattutto nell’architettura e nell’arte religiosa. Ne è un esempio la Basilica di San Paolo Maggiore, costruita a partire dal 1606, con il bellissimo soffitto cui fanno eco le pitture di Ludovico Carracci, Guercino, Lucio Massari e Cavedoni. Un gioiello dell’epoca è l’Oratorio di San Filippo Neri, caratterizzato da una raffinata architettura barocca e gli affreschi di Giovanni Battista Caccioli. E ancora: la Basilica dei Santi Bartolomeo e Gaetano, situata vicino alle Due Torri, con le navate arricchite dai dipinti di artisti come Ludovico Carracci, Ubaldo Gandolfi e Francesco Albani; l’Oratorio di San Giovanni Battista dei Fiorentini, nella Corte de’ Galluzzi, ricco di stucchi dorati e sale affrescate; la Chiesa di San Domenico, con la scenografica cappella del Rosario. Tra i palazzi nobiliari Palazzo Davia Bargellini è uno degli esempi più significativi di architettura barocca bolognese, che stupisce per l’apparato decorativo e le opere di artisti come Algardi, i Carracci, il Guercino e Guido Reni. Il Portico e il Santuario di San Luca costituiscono un capolavoro barocco perfettamente integrato nel paesaggio collinare, con particolare rilievo dell’Arco del Meloncello, lo scenografico arco in via Saragozza progettato da Carlo Francesco Dotti. Infine, la Pinacoteca Nazionale di Bologna custodisce un importante nucleo di opere barocche che documentano l’attività dell’Accademia degli Incamminati, fondata dai Carracci, e dei grandi maestri come Guido Reni, Guercino e Domenichino. 

Reggio Emilia

Reggio Emilia presenta importanti esempi di architettura barocca, tra cui la Basilica della Ghiara e la Basilica di San Prospero, mentre Piacenza sfoggia l’architettura e gli affreschi di Palazzo Farnese, con i dipinti dei Fasti Farnesiani e l’appartamento dorato della Duchessa, oltre all’Oratorio S. Cristoforo del XVII sec. solo per citarne alcuni. Ma sono gli affreschi della cupola del Duomo, per mano di Guercino, a rappresentare meglio lo stile del periodo.

Modena

Nel modenese, i Palazzi Ducali di Modena e Sassuolo incarnano lo splendore del periodo barocco. Il primo, esempio di barocco europeo, presenta un’architettura solenne, uno scalone monumentale e sale affrescate da artisti come Marcantonio Franceschini. Palazzo Ducale di Sassuolo, residenza estense, si distingue per fontane, giardini e affreschi realizzati da artisti come il francese Jean Boulanger. Modena custodisce inoltre, nelle Gallerie Estensi, un ricco patrimonio di dipinti barocchi, con opere di Guido Reni, Guercino, Carlo Cignani ed Elisabetta Sirani.

Parma

A Parma, città della famiglia Farnese, il Barocco si manifesta nel Teatro Farnese, uno dei più straordinari teatri storici d’Europa, interamente in legno e capace di grandiose scenografie: qui la combinazione di architettura e spettacolo rivela pienamente lo spirito barocco. Sempre a Parma, la Chiesa della Steccata conserva decorazioni e affreschi in piena sintonia con la sensibilità seicentesca.

Ferrara

A Ferrara, il Barocco assume un tono più sobrio, ma non mancano esempi significativi, come gli interni della Cattedrale di San Giorgio. Nella vicina Cento, città natale di Guercino (1591-1666), la Pinacoteca Civica conserva il maggior numero di opere dell’artista e ne celebra il ruolo di maestro del Barocco emiliano.

Il volto Barocco della Romagna

Il Barocco in Romagna ha lasciato testimonianze preziose che intrecciano spiritualità, scenografia e decorazione raffinata. Le città romagnole custodiscono chiese, palazzi e opere d’arte che mostrano come questo linguaggio artistico fosse nato per stupire ed emozionare.

A Forlì, il Barocco è ben rappresentato nella Chiesa del Suffragio, affacciata su Piazza Saffi, che con la sua facciata dinamica e gli interni ricchi di marmi e stucchi incarna perfettamente il gusto dell’epoca. Anche la Chiesa di San Filippo Neri testimonia il fervore barocco legato alla spiritualità e all’oratoria. A Cesena, si possono ammirare testimonianze barocche come la Chiesa di San Domenico, che custodisce decorazioni e altari seicenteschi. Sempre qui, la Cattedrale di San Giovanni Battista venne arricchita nel periodo barocco con cappelle ornate da stucchi e tele di pregio.

A Faenza, il Barocco trova espressione nella Cattedrale di San Pietro Apostolo, che conserva altari e arredi di gusto seicentesco, e nella Chiesa di Santa Maria ad Nives.

A Ravenna, nel Seicento, il patrimonio artistico si arricchì con il Duomo, rinnovato in forme barocche, e con la scenografica Basilica di Santa Maria in Porto, caratterizzata da interni luminosi e decorazioni in stucco. Da segnalare anche il Santuario della Madonna del Sudore, con i suoi altari barocchi.

Anche a Rimini si possono ammirare elementi del periodo in edifici religiosi, come la Chiesa di SantAgostino, con cappelle decorate in stile seicentesco, e la Chiesa di San Bernardino, custode di opere pittoriche barocche.