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Giorgio Ciotti nuovo Presidente dell’Unione Valconca: “Sei mesi per attuare i tre focus del mio mandato”

Il Sindaco di Morciano, Giorgio CiottiIl Sindaco di Morciano, Giorgio Ciotti

Giorgio Ciotti, Sindaco di Morciano di Romagna, nuovo Presidente dell’Unione Valconca.

“Sei mesi per attuare i tre punti fondamentali del mio mandato”.

In dettaglio quanto esposto dal nuovo Presidente al Consiglio dell’Unione nella seduta del 29 novembre 2021 in occasione dell’elezione ai vertici dell’Ente.

Primo focus

“Il primo caposaldo è quello di traguardare in atti quanto l’Unione e i Comuni hanno determinato e deliberato lo scorso mese di luglio. Nel mese di luglio abbiamo rivisto la governance complessiva dell’Unione focalizzandoci sempre più sul fatto che i Comuni devono essere i propulsori dell’attività a cui l’Unione è chiamata. E ciò l’abbiamo fatto in due modi: da un lato integrando lo Statuto – con la creazione di sub ambiti omogenei rivolti alla realizzazione dei singoli servizi, in particolare Polizia Locale e Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) – e, dall’altro, rendendo più rispondenti alle esigenze dei Comuni le modalità con le quali vengono adottati gli atti di bilancio e le relative rendicontazioni. Già convocate, nel giro di 10 giorni, tre riunioni della Giunta per creare quell’unità d’intenti circa l’approvazione dei nuovi regolamenti di sub ambito; atti amministrativi che consentiranno ai Sindaci – sempre di più l’Unione si dovrà basare sul rapporto duale Unione-Sindaci – di enunciare, con un apposito atto, cosa i loro sub ambiti si aspettano di ottenere dall’anno nuovo, attività che vengono specificate con gli atti di Bilancio 2022-2024. Per quel mi riguarda vorrei adottare i regolamenti di sub ambito entro e non oltre i prossimi 10 giorni. L’approvazione permetterà ai Sindaci di pronunciarsi in merito al Bilancio 2022 e attraverso ad esso enunciare le modalità dei servizi da offrire alle comunità”.

Secondo focus

“Il secondo caposaldo è inerente alle partite finanziarie. Da più parti s’indicava la necessità di avere in maniera più precisa e ordinata una tempistica che consentisse all’Unione di adottare il bilancio nei termini previsti dalla legge, ma in particolare di adottare un bilancio che facesse riferimento a criteri chiari di finanziamento da parte dei Comuni. Ricordo che l’Unione Valconca, come le Province, è un Ente di secondo livello: quindi non è alimentata da entrate proprie ma è sostenuta da fondi trasferiti dai Comuni. Va da sé che se tra Unione e Comuni non c’è un allineamento – io Unione investo le risorse dei Comuni ma i Comuni non trasferiscono le risorse all’Ente perché in disaccordo – la conseguenza sono investimenti non coperti e problemi di non poco conto. Ieri – 30 novembre – il concetto di allineare i tempi da una parte con l’adozione dei Bilanci dei Comuni e dall’altra con l’adozione del Bilancio dell’Unione è apparso assolutamente condiviso. Sempre ieri un punto del secondo caposaldo, vale a dire il rispetto del nuovo Statuto adottato, ovvero i Comuni più grandi tengano conto delle esigenze economiche dei più piccoli, è stato concretamente definito assieme a Morciano, San Clemente, Montescudo – Monte Colombo, concordando il via libera ad un fondo perequativo, alimentato dai tre Enti locali maggiori: sarà pari al 10% dei contributi che la Regione Emilia-Romagna trasferisce annualmente all’Unione. In altri termini, i tre Comuni più grandi aggiungono, oltre ai trasferimenti già programmati, un quid – il 10% dei contributi regionali – che servirà a ridurre i costi nei Comuni più piccoli”.

Terzo focus

“Terzo e ultimo caposaldo: dobbiamo prepararci a rispondere in maniera ottima ai bandi correlati al PNRR. Il PNRR andrà incontro a necessità di questo tipo, rispetto alle varie filiere di finanziamento: informatica, turismo, valorizzazione borghi, scuole, viabilità. I bandi dovranno essere presi in seria considerazione da parte dei singoli Comuni. Tuttavia esiste una buona pluralità di bandi, di cui sono già a conoscenza, che può premiare i Comuni con meno di 15mila abitanti ma che presentano richiesta in maniera collegiale, superando il tetto dei 15mila residenti. Nel caso dell’Unione Valconca tutti i Comuni hanno meno di 15mila ma la premiabilità da sfruttare sta proprio nel fatto di riunire i singoli e garantirsi una possibilità in più di ottenere il risultato. Da qui la creazione di una struttura organizzativa piuttosto snella – composta da alcuni responsabili dei servizi dei Comuni e dell’Unione – in modo tale, che non appena vengono pubblicati i bandi sulla Gazzetta Ufficiale si possa rispondere celermente e tutti assieme. Ciò equivale a formare, formare, formare il personale che c’è e ci sarà in quanto pure il PNRR prevederà delle modalità di accesso ai finanziamenti che seguono una programmazione un po’ diversa dalla normalità della Pubblica Amministrazione. Occorrono figure ad hoc che sappiano tradurre in atti le istanze dei Sindaci”.

Turismo, non solo Destinazione Romagna

“Turismo: nel corso della seduta del Consiglio dell’Ente, ho poi fatto alcuni riferimenti in materia turistica non solo per quel che riguarda Destinazione Romagna. Ho fatto riferimento ai luoghi decisionali nei quali, secondo il mio modo di vedere, è opportuno che l’entroterra ci sia. Non a caso ho fatto riferimento sia all’Unione Valconca sia all’Unione Valmarecchia. L’Unione Valconca da sola rappresenta circa 1/3 dell’intero territorio provinciale. Rappresenta una realtà con popolazione di medie dimensioni (facendo la somma dei singoli Comuni), dopo Rimini e Riccione. Dunque ho ritenuto di dire che, probabilmente, l’Unione debba entrare nelle compagini dove ancora non c’è e dove si vende il turismo – non solo mare, bensì entroterra, borghi, ambiente, food – per mezzo del racconto, fatto in Italia e all’estero tramite gli occhiali indossati dai Sindaci della costa. Ecco, io credo ci debba essere un raccordo più forte in questa direzione: in primis con l’Unione Valmarecchia e poi tra le due Unioni con la costa così da vendere un prodotto che sempre più non è soltanto mare”.