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Tenuta Monsignore, 17 generazioni di… Vino

di Patrizio Placuzzi –

San Giovanni in Marignano, Singian in dialetto romagnolo, è un paese che si trova nell’immediato entroterra cattolichino, a pochi km da Cattolica, la Regina dell’Adriatico.
E’ un paese a forte vocazione agricola, specialmente per quanto riguarda i cereali, l’olio e il vino: ai tempi della Signoria dei Malatesta era considerato il Granaio della Casata.
Fin dall’antichità, in sintonia con i luoghi circostanti, a San Giovanni si sono cercate alcune soluzioni per la conservazione delle derrate alimentari: in particolare il grano e l’uva.

Le fosse ipogee, che altro non sono che granai sotterranei chiusi con grate in ferro, servivano proprio a questo. Le fosse che si trovano lungo la strada principale del paese, in Via XX settembre, sono la testimonianza della vocazione territoriale e, in questo caso, vitivinicola della bassa Valconca che fa riferimento all’habitat marignanese.

In questo contesto si colloca la storia della Tenuta del Monsignore – che è in sostanza la storia della famiglia Bacchini – che dall’inizio del 1400, nell’arco di ben 17 generazioni, si è dedicata alla coltivazione delle proprie terre fino ad arrivare alle attuali dimensioni. Alla fine dell’Ottocento la tenuta di proprietà è stata la dimora di campagna del Vescovo Francesco, un antenato degli attuali proprietari.
La cantina è situata sulle colline che si trovano fra la Romagna e le Marche. L’azienda si estende su una superficie totale di 140 ettari di cui 90 coltivati a vigneto e 13 a oliveto.
La natura del terreno e lo speciale microclima sono i veri punti di forza che determinano la produzione di vini ed oli extravergini di altissima qualità.
I vini più significativi sono il Sangiovese di Romagna Doc, Trebbiano di Romagna Doc, Pagadebit di Romagna Doc, Colli di Rimini Doc Rebola, Passito, Papalina Rosso di Pesce, Spumante Riesling Brut e Spumante Rosè Brut.