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Elezioni amministrative, presentata “Riccione Buon Senso” la lista civica di Attilio Cenni candidato Sindaco

di Marco Valeriani

Immagina una Riccione libera dalle auto. Ma con parcheggi multipiano, piste ciclabili lunghissime e attrezzate. Poi un ponte che consenta a viale Ceccarini – il Salotto – di scavalcare viale Milano: meglio ancora se disegnato e progettato da un archistar del calibro di Santiago Calatrava.

Il ponte di Calatrava e i bagni pubblici superlusso

Immagina pure una maggiore attenzione sui temi della sicurezza; bagni pubblici belli, funzionali e immacolati in pieno stile hotel superlusso. Così come sogna l’unione di Riccione ad altri Comuni dell’entroterra per pesare di più in ambito provinciale e dove poter costruire complessi residenziali dedicati alle giovani coppie.

Cenni presenta Riccione Buon Senso

Attilio Cenni, 73 anni, imprenditore in ambito turistico – proprietario fra gli altri del Grand Hotel Des Bains -, già assessore comunale della Perla Verde, personaggio molto attivo nel mondo dell’associazionismo, non nasconde le sue ambizioni: governare la città che considera un brand a tutto tondo.

Occorrono 9mila voti per diventare Sindaco

“Per entrare a Palazzo – dice nel corso della conferenza stampa ospitata nelle sale del Grand Hotel Des Bains – occorrono 9mila voti e se non si riuscirà a racimolarli vorrà dire lasciare ancora spazio ad amministrazioni identiche all’attuale”.

Riccione Buon Senso

Cenni fa le prove da Sindaco dal 2019 e ora si “getta nell’agone politico” con una forte dose di Buon Senso. Sì, perché una delle due liste civiche (tanti giovani, uomini e donne con esperienze traversali, figli di albergatori che sono la locomotiva economica della località) che lo accompagneranno alle prossime consultazioni si chiama proprio Riccione Buon Senso. Mentre la seconda, una corona di colori e culture, strizza l’occhio alle innumerevoli comunità di cittadini italiani le cui radici affondano però in Paesi al di fuori dei confini dello Stivale.

Cenni con il simbolo della seconda lista che lo affiancherà

Mi colloco nel voler bene alla città

“Centro-Destra, Centro-Sinistra? Dove mi colloco? Mi colloco nel voler bene alla città di Riccione”. E degli avversari, nel senso positivo del termine, cosa ne pensa? A chi gli chiede se in vista delle urne potrebbe realizzarsi l’apparentamento con la lista capitanata da Claudio Cecchetto – disceso anche lui in campo per guadagnare la carica più ambita – risponde pacato e senza peli sulla lingua: “I riccionesi non voteranno mai un candidato Sindaco rifiutato dai misanesi. E poi lui non accetterebbe una coalizione che non significasse la garanzia di diventare Sindaco!”.

Tornando alle cifre, quei famosi 9mila voti indispensabili a salire il soglio di via Vittorio Emanuele II da dove sbucheranno?

Un ruolo di Ambasciatrice per la Sindaca uscente

Le repliche di Cenni spuntano dal sondaggio commissionato a Staff&Call di Palermo. Repliche che contengono alcuni elementi, molto importanti, sull’operato svolto dall’Amministrazione della Sindaca uscente (Renata Tosi). Una figura sulla quale lo stesso Cenni, conclusa l’esperienza in Comune, ritaglierebbe – passaggio da non sottovalutare – il ruolo di Ambasciatrice di Riccione nel mondo.

Una città governata bene

Dicevamo dei numeri. Ebbene, dal sondaggio di Staff&Call – 608 i residenti del Comune intervistati dal 31 gennaio al 4 febbraio, il 2% dei circa 30mila abitanti maggiorenni attuali, il 3,8% delle circa 16mila famiglie – emerge come nel 65% dei casi i cittadini di Riccione siano soddisfatti del governo locale, pur alla luce di un dissenso più spinto nell’area “a mare della ferrovia” (dissenso pari al 39%).

Cenni fa il pieno tra gli imprenditori

Emerge altresì, spostando l’ago della bussola sul candidato Sindaco Attilio Cenni, che a conoscere personalmente l’imprenditore è quasi il 20% degli intervistati (nettissima la conoscenza diretta fra gli imprenditori/esercenti del settore turistico, i liberi professionisti, i commercianti in genere), contro il 21,1% di chi lo “conosce per sentito dire” e il 41,3% di chi “non lo conosce” affatto.

Un uomo onesto, un imprenditore di prestigio

Altrettanto performante il quesito inerente capacità, modernità, intraprendenza, onestà e prestigio. Cenni, in una scala da 0 a 5, raccoglie – tra coloro che hanno dichiarato di conoscerlo direttamente o per sentito dire – il punteggio più alto alle voci Persona Onesta (3,67) e Imprenditore di Prestigio (3,81). Toccando 3,65 punti alla voce Persona Moderna e 3,64 punti alla voce Persona Intraprendente (3,55 punti infine alla voce Persona Capace).

Divisi tra sì e no

L’interesse alla candidatura di Cenni divide pressoché a metà il campione degli intervistati: 50,7% i sì, 49,3 i no. A queste percentuali vanno aggiunti il 16,3% di quanti lo vorrebbero candidato in una coalizione di Centro-Sinistra e il 15,8% in una coalizione di Centro-Destra.

Morale? Il 4,5% degli intervistati certamente voterebbe Cenni alla carica di Sindaco; il 19,7% probabilmente sì; il 3,8% aspetta di conoscere il suo programma; il 6,4% probabilmente non lo voterebbe e il 6,9% certamente non lo voterebbe.

In una condizione di grande liquidità degli scenari (in platea ad ascoltare il segretario provinciale del PD, Filippo Sacchetti), ci pare dunque di capire che la partita vada giocata al massimo. Anzi, fin dal fischio d’inizio dell’arbitro.