Storie di donne offese dalla violenza, come Francesca da Rimini uccisa dal marito Gianciotto Malatesta e come le tante, troppe vittime di femminicidio e abusi prima e dopo di lei. Prende spunto proprio dalla vicenda di Francesca, e dalle parole che Dante le fa pronunciare nel Canto V° dell’Inferno, l’incontro “E ‘l modo ancor m’offende” dedicato ad approfondire la violenza di genere sabato 18 gennaio alle 10.30 alla Cineteca comunale di Rimini (via Gambalunga, 2).
Giuliano Turone, magistrato emerito, autore di “E ‘l modo ancor m’offende: storie di donne offese dalla violenza”, performance di teatro civile sulla violenza di genere, dialogherà con Nadia Urbinati, docente di Teorie politiche alla Columbia University di New York, editorialista di Repubblica e saggista; con Emma Petitti, assessora alle Pari opportunità della Regione Emilia-Romagna e capolista Pd alle elezioni regionali del 26 gennaio; con Jessica Valentini, avvocata; con Donato Piegari, psicologo e membro dell’associazione DireUomo.
Turone, magistrato in servizio attivo dal 1969 al 2007, negli anni Settanta istruì il primo processo sulle attività criminali di Cosa Nostra in Lombardia, che portò all’arresto del capomafia Luciano Liggio. Oggi insegna tecniche dell’investigazione allʼUniversità Cattolica di Milano. Appassionato di teatro e recitazione, produce e rappresenta spettacoli di teatro civile in tutta Italia.
Nadia Urbinati, Commendatore della Repubblica e insignita del Sigismondo d’Oro nel 2009, è autrice di numerose pubblicazioni in diverse lingue sul pensiero democratico e liberale.
L’evento è promosso dall’associazione DireUomo in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati di Rimini. DireUomo interviene sul disagio relazionale, attivando percorsi individuali e di gruppo, allo scopo di promuovere un atteggiamento maschile consapevole e contrastare comportamenti violenti e di prevaricazione verso le donne.
La partecipazione all’incontro vale per il riconoscimento dei crediti formativi per gli avvocati, iscrizioni online sul sito del Consiglio dell’Ordine.