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“Vita Nova”, ecco l’associazione che dà supporto ai pazienti bariatrici e a chi cerca il proprio benessere

di Marco Valeriani –

Marina Renzini è la presidente dell’associazione “Vita Nova” Aps di Riccione. E fin qui, nulla di strano. In realtà lei, come tanti altri, è un’ex paziente bariatrica. Una donna che a quasi 50 anni ha deciso d’intraprendere il percorso della chirurgia riservato a persone obese e riprendere in mano, non senza fatica e impegno, la propria vita con oltre 40 chili in meno. 

“La chirurgia bariatrica – spiega – non è né miracolosa, né una scorciatoia, ma è un percorso possibile per volersi più bene”. 

“Vita Nova”, il cui nome è ispirato al Sommo Poeta Dante Alighieri, oggi riunisce 70 associati e ha tra gli obiettivi dichiarati quello di “sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni (spesso un poco sorde, ndr) sul tema dell’obesità e sui pericolosi effetti della malattia sulla salute dell’individuo”. Sì, perché l’obesità è stata, finalmente, riconosciuta come patologia e occorre sempre più “incoraggiare la prevenzione attraverso la condivisione delle nostre esperienze con il contributo di specialisti e professionisti. Strettamente correlato all’obesità vi è lo sviluppo di altre patologie: diabete, malattie dell’apparato cardiovascolare, malattie respiratorie, tumori”. 

Marina ha dalla sua un’energia che pare inesauribile. È ben consapevole del fatto che il cammino affrontato dall’associazione è solamente agli inizi – è nata nel marzo del 2024 – e che informare, stimolare le comunità circa le problematiche correlate all’obesità rappresenti un compito da non delegare soltanto alle figure sanitarie. “Vita Nova guida le persone lungo la strada della scelta da compiere o già fatta; è l’anello di congiunzione fra medici e pazienti, promuove il benessere psico-fisico ed è parte attiva in molte iniziative socio-culturali”.

Marina Renzini

“Ciò che è fondamentale – racconta – è ritrovare il focus di sé stessi. Rimettersi al primo posto. Scansare uno stile di vita frenetico e soprattutto cercare di non accollarsi più ogni tipo di responsabilità nell’ambiente lavorativo, familiare, amicale. Il cibo, quando si è in condizioni di particolare fragilità, agisce da elemento consolatorio, è un potentissimo antidepressivo a cui far ricorso se le cose non girano nel verso giusto”.

Marina insiste sul fatto che il dopo sala operatoria equivale a una lunga parentesi di riappropriazione soggettiva: eliminati certi comportamenti “tossici” per mente e corpo, bisogna riabituarsi un po’ alla volta alla nuova condizione modificando i metodi di apprendimento individuale. L’associazione in questo è un’antica fune di ancoraggio alla realtà. 

“Perché nel lungo periodo il rischio più incipiente è quello di scivolare e tornare a essere vulnerabili: in genere questa fase si palesa nei due anni successivi all’intervento chirurgico”. Ecco, allora, il lavoro di socializzazione, rassicurazione, scambio di idee, confronto e sostegno che “Vita Nova” offre e propone mantenendo una stretta sinergia con chi ne fa arte. Il supporto psicologico, ad esempio, gioca un ruolo fondamentale: guai a far finta che una volta usciti dall’ospedale il resto venga da sé in automatico. Le paure del prima e del dopo, per chi si approccia alla chirurgia bariatrica, sono tenaglie dalle mascelle micidiali: bloccano, immobilizzano, paralizzano e svincolarsi da questa morsa richiede concentrazione e determinazione.

Marina è come un faro per le barche che navigano al largo. Si guarda a lei e alle altre componenti del direttivo con l’auspicio di poter fare ritorno al porto, sicuri che nessuno sarà abbandonato al proprio destino. “Aver timore è naturale, siamo esseri umani. C’è la paura di rimanere sotto i ferri; la paura di non essere più capaci di mangiare; la paura delle complicanze. E in tale contesto un piano di prima grandezza tocca assolutamente alla famiglia in cui vivi. Il sostegno dei familiari è linfa vitale. È carburante buono!”. 

I progetti a cui l’associazione sta mettendo mano sono molteplici e riguardano più ambiti contemporaneamente. “Si apprende – dice – anche dagli errori”. Nel calendario della programmazione suddivisa per step, “Vita Nova” ha previsto lo Yoga della Risata, i Balli di Gruppo, le Attività di Mutuo Aiuto, il Telefono Amico e lo Sportello D’Ascolto con la presenza in sede di uno psicologo. C’è poi – curiosità ma non solo – l’idea di mettere a punto un corso attraverso il quale “re-imparare a vestirsi e truccarsi”. Non è affatto una banalità: la cura dell’aspetto esteriore nel post-intervento, è un’altra “sfida” da affrontare con la giusta predisposizione e accompagnati per mano.

“La nostra casa è aperta a tutti, nessuno escluso: pazienti bariatrici e non. Crediamo fortemente nella promozione della salute a 360 gradi e siamo qui per questo. Pronti e concentrati sui traguardi da raggiungere! Ogni lunedì, mercoledì e venerdì protagonisti dell’iniziativa Vieni a camminare con me? con partenza dal Parco del Conca a Morciano di Romagna (ritrovo ore 18.30, info: Marina, 334.6251234); e ogni mercoledì e venerdì dal Piazzale Marinai d’Italia a Riccione (ritrovo ore 18, info: Antonia, 339.1765775)”.

Infine un appello ai possibili sponsor che vogliono affiancare l’attività di volontariato di Vita Nova; per la fine del 2025 l’associazione vorrebbe donare alla chirurgia dell’Ospedale Ceccarini di Riccione alcune poltrone per grandi obesi. C’è qualcuno disposto a raccogliere l’invito?

Per chi volesse contattare Vita Nova Aps, l’indirizzo di posta elettronica è associazionevitanovariccione@gmail.com; il numero di telefono 334.6251234.