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Gemmano: Milady Milena Renzi, quando un semplice incontro può fare davvero la differenza a tutto tondo

Milady Milena RenziMilady Milena Renzi

Incontrare Milena Renzi – affettuosamente Milady – vuol dire spogliarsi, in senso metaforico, di ogni impedimento a livello mentale.

Il rifugio terreno a Gemmano

Nel suo rifugio terreno a Gemmano, una bella casa accucciata sul versante della collina con l’occhio a spaziare su tutta la Riviera da Cesenatico a Gabicce, si ha la chiara sensazione che da lassù voglia in qualche modo spingere l’orizzonte fino alle montagne del Friuli, il reale/antico ancoraggio all’infanzia e all’adolescenza.

Immediatezza e schiettezza

Milena fa dell’immediatezza e della schiettezza le armi migliori nell’accogliere quanti, soprattutto gli amici, si arrampicano nell’alta valle del Conca alla ricerca di un’interlocutrice dotata di un’affascinante umanità e rapidissima intelligenza.

La chiacchierata con Milady, a dirla tutta, è iniziata parecchio tempo fa. Durante il lockdown – brutta parola eppure efficace – scattato all’indomani della tempesta Covid-19.

Facebook la prima porta

Su Facebook non è stato complicato trovarsi a tu per tu con lei che, animata da una spontaneità genuina come la porchetta e dall’amore immenso verso il prossimo in difficoltà (chi meglio di Milady conosce gli ostacoli imposti da una fisicità aggredita dalla malattia?), si è messa di buona lena a cucire mascherine in stoffa da regalare a chi, in quei giorni costruiti nella paura e nel timore, ne aveva bisogno quanto il pane. 

Quell’iniziativa, nata sotto il segno dell’intraprendenza più naturale, a qualcuno non è piaciuta.

Battuti i vigliacchi

A tal punto da lasciare segni tangibili – oseremmo dire segni schifosi – di un disprezzo incomprensibile, vergognoso e inaccettabile; corredato pure da espressioni vergate con rabbia e vigliaccheria.

Da lì, cioè dall’immediata solidarietà sgorgata un po’ ovunque – fresca acqua della fonte -, il rapporto simil epistolare si è prima incuneato nei messaggi vituali per poi espandersi a macchia d’olio e divenire timida conoscenza e successivamente desiderio per un confronto continuo.

Il risultato? Un’emozione del tutto simile alla scoperta dei tesori sepolti dalla sabbia archeologica.

Dall’intervista su WhatsApp in poi…

Avremmo voluto, oggi, riproporre qui la veloce intervista fatta a Milady via WhatsApp, raccontando l’oscillazione tra la Milena Renzi scrittrice e donna di lettere e la Milena Renzi alle prese con un corpo ‘difettato’ – sua la definizione – contro il quale oppone una tenace resistenza. Resistenza punteggiata da mille vivacità personali e da un fuoco creativo alimentato, santa pazienza, giorno dopo giorno. 

Al contrario, preferiamo scrivere queste poche righe quale piccolo omaggio – Milady non t’arrabbiare – dettato da un entusiasmo per la vita riscoperto proprio grazie a lei.

(m.v)