In evidenza

La Regione investe sulla difesa del suolo, nel Piano triennale dei lavori pubblici 50 milioni di euro

L’Emilia-Romagna investe sulla difesa del suolo, dei fiumi e dei torrenti. Al via il Piano triennale dei lavori pubblici 2020-2022 da quasi 50 milioni di euro. Bonaccini-Priolo: “Vogliamo ripartire dalla sicurezza delle nostre comunità, volano per l’economia green. Nuovi cantieri che si aggiungono agli oltre 600 in corso e agli altrettanti in affidamento entro l’anno”.

Fondi per l’idrovia ferrarese e poi interventi di bonifica, messa in sicurezza, ricostruzione, sistemazione, manutenzione idraulica e altri in ogni provincia.

La messa in sicurezza del territorio attraverso la prevenzione del dissesto idrogeologico, e quindi frane e allagamenti, e opere di bonifica lungo fiumi e canali.

Per questo, la Giunta regionale ha definito il Piano triennale dei lavori pubblici 2020-2022 con opere per 49 milioni di euro.

Nel dettaglio, prevede 2,5 milioni di euro per le opere e gli interventi di bonifica più 2,3 milioni per la loro manutenzione straordinaria su beni demaniali; 8 milioni per lavori compensativi in materia di difesa del suolo; 1,5 milioni per lavori in materia di Feamp Italia 2014-2020 (Fondo europeo per la politica marittima, la pesca e l’acquacoltura) e 25 milioni per interventi di navigazione interna.

Fondi che per la maggior parte, oltre 37 milioni di euro tra risorse europee, statali e regionali, serviranno ad aprire 35 cantieri già entro la fine dell’anno.

“L’Emilia-Romagna riparte anche dalla sicurezza del territorio e dai cantieri che occorre avviare per garantirla – affermano il Presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’Assessora all’Ambiente, Irene Priolo -. Agire velocemente è fondamentale. Quindi, senza perdere tempo, partiamo sia con opere importanti sia con interventi mirati convinti che solo con la manutenzione dei luoghi in cui viviamo sia possibile un vero rilancio della nostra regione. Inoltre, la cura del territorio rappresenta un volano importante di economia green: sono stati programmati nuovi cantieri su fiumi, versanti, costa e rete di bonifica che si aggiungono agli oltre 600 già in corso e agli altri 600 in affidamento entro l’anno: il futuro dell’Emilia-Romagna dopo il Covid passa anche da qui”, chiudono Bonaccini e Priolo.

I cantieri previsti

Tra gli interventi in partenza entro il 2020, l’adeguamento dell’idrovia ferrarese:35 milioni di euro complessivi per rendere navigabili vie d’acqua afferenti al fiume Po nei territori di Ferrara e Tresignana.

Altri interventi saranno finanziati nelle province di Piacenza (oltre 222mila euro), Parma (più di 400mila euro), Modena (oltre 521 mila euro), Bologna (oltre 521mila euro), Forlì-Cesena (più di 444mila) e Ravenna (oltre 275mila euro).

Un consistente pacchetto di opere è poi previsto nel biennio 2021-22. Tra queste, le principali riguardano, nel Piacentino, la costruzione di una condotta a Cortemaggiore (92mila euro) e la sistemazione della viabilità in montagna tra Morfasso, Bobbio e Ottone (circa 180mila euro).

Lavori stradali anche in provincia di Parma per 320mila euro, oltre alla messa in sicurezza del ponte sulla strada per Legnago di Serravalle (300 mila euro).

Nella provincia di Reggio Emilia, tra gli interventi principali risultano l’adeguamento idraulico nel comune di Campegine (250mila euro nel 2022), lavori di manutenzione e sistemazione di strade di bonifica nei comuni di Canossa e Vetto d’Enza (oltre 90mila euro) e nel territorio di Casina (oltre 95mila euro).

Nel Modenese è in programma la manutenzione straordinaria della viabilità a Lama Mocogno e Prignano (65mila euro), oltre che nel bacino montano del Panaro (circa 120mila euro).

In provincia di Bologna sono previsti lavori di manutenzione degli impianti idrovori (92mila euro) e sui Rii Mazzoni (Valsamoggia), Lognola (Monghidoro-Loiano) e Sant’Andrea (Marzabotto) per 270mila euro.

In quella di Ferrara l’opera più rilevante sarà la messa in sicurezza della bonifica di Valle Staffano (410mila euro).

Nel Ravennate, ad Alfonsine è in programma con 92mila euro la manutenzione della Botte Senio e a Forlì la manutenzione di opere idrauliche nei bacini montani per 94mila euro.

Infine, in provincia di Rimini saranno realizzati lavori di manutenzione in area collinare e di montagna sul bacino Marecchia (oltre 41mila euro nel 2022).