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San Giovanni in Marignano, il teatro sospeso e speciale dei ragazzi dell’Associazione Pacassoni

Il teatro sospeso e speciale dei ragazzi dell’Associazione Pacassoni

L’interruzione delle attività ordinarie e i cambiamenti connessi all’emergenza Covid-19, hanno generato i loro effetti su tutti. 

Se ad una prima impressione è possibile cogliere solamente gli aspetti negativi e i limiti, in una riflessione più profonda affiorano energie positive ed insegnamenti.

Ad aiutare in questo senso è l’Associazione Pacassoni, costituita da volontari, bambini, ragazzi e professionisti.

Il direttivo, guidato da Anna Pedoni, ha messo in cantiere un programma alternativo per compensare la mancata possibilità di stare insieme fisicamente. 

Le relazioni interpersonali al tempo del Coronavirus hanno portato alla luce legami ed unioni ancora più forti.

“Ciò ha consentito – spiega una volontaria – la creazione di progetti multimediali e video per farci conoscere e trasmettere, al di fuori della nostra famiglia, la nostra unione”.

I volontari hanno saputo fin da subito reinterpretare le attività e riempire i vuoti restituendo le loro esperienze e le loro riflessioni più intense. 

Per molti ragazzi le abitudini sono essenziali, rappresentano la sicurezza. Poter continuare a comunicare è stato  comevdare gambe a un filo invisibile.

Sono emersi talenti nascosti in cucina, nei lavori di casa, nel giocare a distanza e raccontarsi tramite disegni, video e foto. È stato proprio il raccontarsi a rafforzare e mettere a nudo nuovi sentimenti.

“Al Teatro delle Diverse Abilità di cui mi occupo – sottolinea Virginia Spadoni – quale operatrice teatrale, per conto del Teatro Cinquequattrini APS sono molto affezionata. È passione allo stato puro. Ricchezza umana. L’aver creato una chat dove i ragazzi possono esprimersi e sentirsi legati l’un l’altro benché lontani è stato fondamentale. Il gruppo non si è disgregato, anzi, si è rafforzato. Ho proposto d’inviarmi del materiale a tema. Lo abbiamo chiamato: Teatro alla Finestra. Ho ricevuto foto, disegni, versi. Ne ho fatto un breve video, suddiviso in due parti, che tutti hanno apprezzato e condiviso. Aspettiamo di tornare a toccarci, a guardarci, a fare teatro dal vivo. Ma intanto siamo vicini, vicini anche se lontani. E questo filo teatrale non si spezzerà perché è fatto d’umanità e comunità”.