In evidenza

Covid-19, completata la consegna porta a porta delle mascherine a San Giovanni in Marignano

Si è conclusa la consegna porta a porta delle mascherine messe a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna ed organizzata dalla Protezione Civile Riviera del Conca che riunisce i Comuni di San Giovanni in Marignano, Cattolica, Riccione, Misano Adriatico e Coriano.

Ogni nucleo familiare marignanese residente ha ricevuto una mascherina nella propria buchetta delle lettere.

Complessivamente sono state distribuite oltre 4000 mascherine da più di 40 volontari che rappresentano 11 associazioni marignanesi.

Il territorio, infatti, è notoriamente ricco per quanto attiene al tessuto associativo in ambito sociale, culturale, musicale, sportivo.

Le associazioni marignanesi, fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, si sono messe a disposizione e reiventate per condividere con la comunità una nuova quotidianità e nuove modalità d’incontro.

Le mascherine sono state distribuite in quattro giornate, frazione per frazione, dalle associazioni: Anspi Betania, Scuolinfesta, Pro Loco, Col Sorriso, Comitato Cittadino Frazione Pianventena, Chorus Marignanensis, Nuova Polisportiva A. Consolini Sez. Atletica, Arcieri della Spiga, Corpo Bandistico, Scout Agesci San Giovanni 1. 

“La consegna – dicono dall’Amministrazione comunale – è stata anche l’occasione per scambiare un saluto o gli auguri di Buona Pasqua e soprattutto per le persone anziane un modo davvero importante di farsi loro vicini. Ringraziamo i volontari per la grande disponibilità, per il loro sorriso e buonumore che ci ha dato tantissimo. Suonare ai campanelli ed incontrarsi, seppure da lontano, sono state le occasioni per riscoprire il gusto del rapporto diretto e del dialogo, che in questi giorni è molto complicato… Questa emergenza ci chiede di ripensarci e ripensare il nostro modo di relazionarci e stiamo vedendo delle risposte davvero positive. In un momento così complesso e delicato va sicuramente riconosciuto il merito e l’onore di chi, senza esitazione, si fa trovare pronto nell’aiutare e sostenere gli altri…”.

I volontari alla fine del servizio si sono subito messi a disposizione per ulteriori necessità. Tutti insieme ai ringraziamenti hanno risposto: “Grazie per averci permesso di dare una mano”.

Racconta Antonella: “Noi non conosciamo quali storie, quali lutti o quali rinunce appartengano alle persone, da quaranta giorni chiuse nelle tante case del borgo e delle periferie. So solo che abbiamo camminato, bussato, cercato di raggiungere civici lontani pur di arrivare a tutti con un piccolo segno tangibile di solidarietà e di presenza sia delle istituzioni, sia di noi concittadini perché, alla fine,  da questa cosa ci dobbiamo tirare fuori tutti uniti”.