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Covid-19, Emma Petitti: “Utilizzare servizi a domicilio a fare acquisti nei negozi di vicinato”

Emma PetittiEmma Petitti

“Utilizziamo i servizi a domicilio e in futuro andiamo a fare compere nei negozi di vicinato”.

Il lockdown causato dall’emergenza Coronavirus – scrive Emma Petitti – sta avendo forti ripercussioni sul nostro sistema economico e sociale che bisogna e bisognerà cercare in tutti i modi di arginare il più possibile, per evitare che cittadini e famiglie si ritrovino da un giorno all’altro senza lavoro o con il negozio con le serrande abbassate.

La salute viene prima di tutto, questo è un assunto fondamentale, il punto di partenza, ma è necessario in parallelo iniziare a pensare anche al dopo emergenza, a quello che succederà.

E, per quanto possibile, cominciare a “organizzare” dei comportamenti.

Credo che ciuscuno, nel suo piccolo, possa fare qualcosa per aiutare il nostro territorio a rialzarsi una volta ristabilitasi, seppur in maniera graduale, una situazione di normalità.

Molto probabilmente non tutto tornerà ad essere come prima, almeno nell’immediato, e molte abitudini subiranno dei cambiamenti.  Ma penso che ciascuno di noi, chi più e chi meno, possa contribuire a sostenere la ripresa del territorio e ridurre i danni.

In queste settimane ho avuto modo di parlare con diversi commercianti e artigiani preoccupati per il futuro delle loro attività, fortemente compromesse dalle restrizioni necessarie per fronteggiare l’emergenza sanitaria.

Molti di loro hanno attivato servizi a domicilio in modo da mantenere vivo il rapporto con il cliente anche in questa situazione delicata.

Un servizio utile ai cittadini che al contempo rilancia il ruolo delle attività di prossimità, in modo da non fermare del tutto l’indotto economico.

Anche in futuro, finita l’emergenza Coronavirus, credo sarà più che mai necessario e importante fare compere nei negozi di vicinato. Acquistare nei negozi sotto casa significa infatti contribuire alla salvaguardia del tessuto economico delle nostre città. Significa investire soldi che rimangono sul territorio, che producono occupazione e generano servizi per la collettivà.

A Rimini possiamo trovare tutto quello che ci può servire senza bisogno di cercare altrove o rivolgerci a grandi colossi online. Le scelte dei cittadini sono fondamentali per dare ossigeno al sistema economico locale e sostenere chi lavora con impegno e sacrificio.

Oggi e domani, ancora più di ieri, “comprare vicino” rappresenta un vantaggio per tutta la nostra comunità.

Alla politica spetta adesso ideare un piano straordinario e agile per il rilancio, senza pastoie burocratiche, portando avanti una riflessione e una collaborazione con chi lavora nell’ambito del commercio e le associazioni di categoria.