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Le sculture di Roberta Bagli, un’anima bella che gioca con l’emozione come faceva da bambina

di Marco Valeriani –

Sono stati gli anni della frequentazione giornalistica – all’epoca le collaborazioni con importanti quotidiani nazionali erano un po’ più facili – a far incrociare la strada di tanti con quella percorsa da Roberta Bagli.

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Personalmente, i ricordi più belli ed emozionanti risalgono alle lunghe maratone estive alla ricerca di notizie curiose in lungo e in largo per la Riviera.

Roberta allora sedeva al timone dell’ufficio stampa dell’Acquario di Cattolica (il Parco Le Navi, per intenderci).  E io, quando ne avevo la possibilità, lasciavo alle spalle il casino della mia Rimini per andarla a trovare. Sicuro che non si sarebbe mai fatta attendere e soprattutto negare.

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Ricordo le chiacchierate alla scrivania coperta dai fogli, a decine e decine, e la parete alle spalle che pullulava d’immagini, disegni, ritagli vari.

Ma quello che più importava – oggi, forse, si è un po’ trascurato quest’aspetto – era la sua puntuale, instancabile considerazione per chi stava in caccia e l’altrettanta considerazione, ugualmente puntuale e instancabile, per chi come me si rapportava a lei.

Io rispettavo il suo lavoro e lei rispettava il mio.

Da Roberta attingevo sempre con grande fortuna. E Roberta non dimenticava una sola volta di ringraziare per l’attenzione concessa. Lo faceva in modo naturale, spontaneo, proprio come si addice ad una sorella maggiore.

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Non sapevo della passione per la scultura (o forse l’avrò dimenticato, vista l’età). Non sapevo (o forse ho dimenticato pure questo) della sua famiglia in cui l’arte si respirava a pieni polmoni.

Le sculture di Roberta mi piacciono molto. Il motivo? Perché le capisco. Perché mi ci ritrovo. Perché ovunque le si collochi – siano esse posizionate in ambiti austeri sia nella semplice naturalezza della spiaggia – sanno ‘dire’, raccontare, sanno suscitare emozione.

Le sue figure, perlopiù arrotondate e quindi senza spigoli vivi, ti toccano bene. Te le senti addosso. E, appunto, se si potessero indossare ce le sentiremmo una nuova, seconda pelle. Un nuovo inizio.

Così, dopo un bel po’ che non ci sentivamo, le ho scritto e lei ha accettato l’invito a rispondere ad alcune domande. Il risultato lo potete leggere qui sotto. Accompagnato dalle immagini delle opere già realizzate (non tutte, s’intende). Perdonerete la familiarità del colloquio. Ma ci vuole.

Grazie Roby.

***

Quando hai iniziato? 

Fin da piccola mi sono appassionata alla materia, ai colori e alla pittura, grazie a un padre artista, che invece delle bambole mi regalava tele, pennelli e colori. La scultura era un privilegio però legato a mia madre e alla gioia d’impastare il pane, la pasta o giocare al mare con la sabbia. L’amore per la scultura vera e propria è scoppiato durante lo studio dei bassorilievi greci nella mia frequentazione alla Scuola d’Arte a Pesaro e poi all’Accademia di Urbino. Da 5 anni la scultura è diventata una vera passione e anche un lavoro, grazie all’incontro con lo scultore riccionese Anselmo Giardini, con il quale ho ripreso a tempo pieno a scolpire la creta e realizzare opere. Insieme a lui tre anni fa abbiamo creato “SCultura” un’associazione culturale e artistica dedicata alla scultura e alle arti in generale, con sede a Riccione. Qui, quale vice presidente mi occupo di organizzare corsi di scultura. Siamo in 20 soci scultori e in questi tre anni abbiamo realizzato diverse mostre collettive a Riccione, in collaborazione con il Comune alla Galleria d’Arte Moderna Villa Franceschi.

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Perché hai iniziato?

La scultura era già nelle mie vene pittoriche, che sono molto plastiche e tridimensionali. Un talento nascosto che è tornato prepotentemente in superficie, quando ho avuto l’opportunità di dedicarmici a tempo pieno. È stato come se il tempo non fosse mai passato.

Quali soggetti preferisci?

Il corpo umano è sempre stato un soggetto sia in pittura che in scultura che mi ha sempre attratto molto, penso sia dovuto all’ influenza degli artisti greci.

Materiali adoperati? 

Uso la terra creta perché ti dà modo di essere plasmata con facilità e manipolare con le mani diventa un’arte terapeutica, ti toglie dal quotidiano e ti dà modo di realizzarti attraverso vari soggetti.

Tecniche d’esecuzione? 

Nella scultura le tecniche sono varie e abbastanza lunghe, dal bozzetto passi alla costruzione del soggetto che poi dovrai svuotare prima della cottura. Una volta cotto, si passa alla tecnica di lucidatura o di patinatura. A differenza di un quadro la scultura ha tempi più lunghi.

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Cos’è per te la scultura? 

È portare uno stato interiore a galla, renderlo vivo in tre dimensioni. È un bisogno di esprimere un sentimento. È anche la voglia di trasposizione sulla materia della mia fantasia.

Quante opere hai già realizzato? 

In totale sono oltre 50 di piccole e grandi dimensioni. Ho partecipato a diversi eventi espositivi nell’ambito del territorio romagnolo e marchigiano.

Mostre in cantiere? 

Dopo la mostra collettiva “La Porta dei sogni – Suggestioni felliniane” dedicata al centenario della nascita del maestro Fellini, realizzata a dicembre 2019 /gennaio 2020 a Villa Franceschi, pensavamo ad un evento per Pasqua, ma dato il fermo virus vedremo in che periodo poterla allestire. Durante l’estate ho in programma una mia personale all’interno di una residenza molto bella e suggestiva che una cara amica mi mette a disposizione.

Mostre già allestite

2017 LABORATORIO APERTO COLLETTIVA DI SCULTURA ALL’ATELIER DI SCULTURA DEL MAESTRO ANSELMO GIARDINI – RICCIONE

2017 LE DONNE NELL’ARTE COLLETTIVA DI PITTURA E SCULTURA MUSEO DI RIMINI

2018 BAR VICTOR VIA CECCARINI RICCIONE PERSONALE IN VETRINA DI ABBRACCI

2018 TENTONI ABBBIGLIAMENTO UOMO VIA CECCARINI PERSONALE IN VETRINA DI ABBRACCI

2018/19 LE FORME DELL’ ANIM – GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA VILLA FRANCESCHI – COLLETTIVA DI SCULTURA E PITTURA RICCIONE NATALE

2018 LE DONNE NELL’ARTE COLLETTIVA DI PITTURA E SCULTURA MUSEO DI RIMINI

2018 SCULTURE SULLA SABBIA COLLETTIVA DI SCULTURA A FICO FELLAS SPIAGGIA 35 RICCIONE

2018 AL FESTIVAL ARTISTI DI STRADA A PENNABILLI  – ESPOSIZIONE SCULTURE

2019 LE DONNE NELL’ARTE COLLETTIVA DI PITTURA E SCULTURA GALLERIA BEJART RIMINI

2019 LA DANZA DELLA VITA GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA VILLA FRANCESCHI – COLLETTIVA DI SCULTURA E PITTURA – RICCIONE PASQUA

2019 SCULTURE SULLA SABBIA COLLETTIVA DI SCULTURA A FICO FELLAS SPIAGGIA 35 RICCIONE

2019 UNO DIECI CENTO – LAND ART DEL FURLO COLLETTIVA – ALLA GALLERIA ELETTRA SANT’ANNA DEL FURLO – CASA DEGLI ARTISTI

2019 58aEDIZIONE MOSTRA DI CERAMICA E SCULTURA FONDAZIONE ENAIP A CASTEL SISMONDO RIMINI

2019/2020 LA PORTA DEI SOGNI – SUGGESTIONI FELLINIANE – GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA VILLA FRANCESCHI – COLLETTIVA DI SCULTURA E PITTURA RICCIONE NATALE