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Ultimo aggiornamento Coronavirus, il comunicato ufficiale emesso della Prefettura di Rimini

Nel pomeriggio di oggi, 27 febbraio 2020, l’AUSL ha comunicato alla Prefettura gli ulteriori dati derivanti dagli accertamenti finora eseguiti in relazione alla situazione del nuovo Coronavirus nella provincia riminese.

In particolare, alla stregua dei nuovi risultati dei tamponi prelevati, emerge che sono negativi al virus la moglie ed il figlio del primo paziente accertato, così come i due operatori sanitari.

Sono sei, complessivamente, i casi positivi. Oltre a quelli già comunicati ieri, sono risultati positivi un dipendente dell’attività dell’età di 63 anni, che non ha sintomi e che dunque si trova in quarantena domiciliare volontaria, e due soggetti, una donna di 80 anni ed un giovane di 16, che potrebbero aver avuto contatti indiretti con l’attività stessa o con suoi dipendenti.

Questi ultimi due sono attualmente ricoverati in ospedale ma in condizioni buone e stabili. Per il ragazzo si sta valutando la dimissione in tempi brevi.

Più in generale le condizioni di tutti i pazienti risultano buone e stabili. Attualmente restano 5 tamponi in attesa di risposta.

È, inoltre, ricoverato sempre nel reparto di Malattie Infettive presso il nosocomio di Rimini un paziente della Repubblica di San Marino.

L’AUSL rinnova l’invito a coloro che si sono recati nel locale nelle ultime settimane, a contattare l’igiene pubblica di Rimini rivolgendosi al numero dedicato 3397720079 in orario diurno (ore 8:30 – 18).

Si ribadisce, infine, che chi ritiene di aver avuto contatti col virus non deve recarsi personalmente dal proprio medico di famiglia o in Pronto soccorso ma deve contattare telefonicamente il medico di famiglia o in alternativa può rivolgersi al numero dedicato dell’Igiene pubblica sopra riportato o al 118 o ai numeri verdi 1500 e 800 033 033.

Per quanto attiene all’esecuzione dei tamponi va precisato che per la loro effettuazione devono sussistere precisi criteri epidemiologici e che vanno effettuati nei tempi dovuti poiché altrimenti sussiste il rischio di falsi negativi.