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San Clemente, Forbes inserisce “Tenuta Mara” tra le 100 eccellenze italiane da non perdere

di Marco Valeriani – 

Forbes Italia, l’edizione tricolore del magazine più famoso al mondo, dedica, nell’allegato di gennaio centrato sulle 100 eccellenze del Belpaese, un’intera pagina alla Tenuta Biodinamica Mara di San Clemente.

A voler essere sintetici, potremmo concludere qui il nostro percorso sulle colline a ridosso della Riviera. Quattro righe, quasi un lancio d’agenzia, sufficienti a far sapere ai più come tra i primati nazionali non compaiano solo e soltanto blasonatissime cantine. Ma, a ragion del vero, anche una realtà in cui “vivere una straordinaria wine experience, unica nel suo genere. Un percorso che – citiamo testualmente dalla rivista – partendo dal parco e dalle opere d’arte en plein air, prosegue nel vigneto, dove nasce e cresce l’uva che diverrà eccellente vino. Lungo il cammino, si viene cullati dalle sonorità delle note mozartiane diffuse lungo i filari da un sofisticato sistema di casse Bose, così come dal cinguettìo dei numerosi uccelli che popolano un’autentica oasi naturale, simbolo di un ecosistema perfetto costruito con grande maestria nel corso degli anni. Attraverso una scalinata che è anch’essa un’opera d’arte, si accede ai luoghi sacri del vino: la Tinaia, la Cantina, la Bottaia. Un’esperiemza sensoriale che permette ai visitatori di degustare il protagonista di questa splendida realtà: il MaraMia“.

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A San Clemente, paese natale del poeta-ciabattino Giustiniano Villa e che ha dato altresì origini ad un’illustre figura della Chiesa – il prete dalla tonaca lisa – qual era Don Oreste Benzi, assicurano siano piuttosto avvezzi a fare dell’ottimo vino.

Le notizie a tal proposito, infatti, si ‘perdono’ tra i manoscritti d’epoche remote. Si vedano, ad esempio, quelli vergati a cavallo tra XIV° e XV° secolo nei quali si racconta dell’allora Vescovo di Casa Malatesta, Leale (morto nel settembre 1400), intento ad occuparsi dei fruttuosi possedimenti e a sorvegliare nella sua ‘villa’ (Castelleale) i preparativi per la vendemmia.

Oppure, in tempi a noi un po’ più vicini, si leggano i riferimenti inseriti in austere pubblicazioni della seconda metà dell’Ottocento. Nel periodo in cui, ad esempio, il marchese Luigi Tanari “deputato al Parlamento unitario e curatore per la IV circoscrizione (l’attuale Emilia-Romagna con l’esclusione della provincia di Piacenza) della prima grande inchiesta nazionale sulla condizione delle campagne (l’inchiesta Jacini, dal nome del relatore che la coordinò, fu avviata nel 1877 e gli atti giunsero alla stampa fra il 1881 e il 1886) ebbe modo di accertare, con dovizia di particolari, la difficile condizione in cui versava l’intero comprensorio riminese ad un decennio dall’unità d’Italia”. Senza tuttavia trascurare – complice l’anonimo estensore delle note per la relazione dello stesso Tanari – tra i rari aspetti positivi del luogo, la qualità del prodotto delle vigne per il quale si suggeriva addirittura “… l’istituzione di una Società Enologica, essendoché le viti a causa della qualità e ubicazione dei terreni danno eccellenti vini da pasto” (Ennio Grassi – Giustiniano Villa, Poeta dialettale – Banca Popolare Valconca 1993).

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Tornando all’attualità, Forbes riporta che la storia di Tenuta Mara “comincia quando Giordano Emendatori decide di concretizzare una grande passione, quella per il vino, dedicandosi alla progettazione e costruzione di una tenuta che intitola alla moglie Mara, importante sostegno in tutte le avventure della vita. Dall’acquisto del terreno, nel 2000, passano cinque anni prima di poter impiantare il vigneto: sette ettari esposti al dolce sole della Romagna: un’area vicino al borgo collinare di San Clemente (che oggi fa parte dell’Associazione Nazionale Città del Vino, ndr), dedicata a un grande vitigno italiano: il Sangiovese“.

Complimenti dunque a Tenuta Mara. E complimenti a Forbes per aver posto l’accento su un’azienda di prestigio, ‘figlia’ del borgo sanclementese dai “lieti calici rosso sangue”.

Cosa aggiungere ancora se non l’invito ad acquistare la rivista degustando Sangiovese?

Marco Valeriani

(Foto da Tenuta Mara)